Photo by Andrea Marcovaldi
anti auguri di Buon Anno!
In questo fine anno ritorno a volare, ma questa volta solo con l’immaginazione. Un anno che finisce col vento tiepido che soffia sul viso del vino italiano per tante, diverse ragioni. Comincio col pensare alle leggi cieche della natura che hanno dato a buona parte dei nostri produttori un’annata difficile, poi l’export che tentenna, l’inflazione che frena i consumi, anche a tavola, e persino la tv di stato che s’impegna a far aumentare la confusione che da sempre attanaglia il mondo del vino. Ma se vado ben a guardare, è sconcertante come nulla o quasi sia cambiato sull’ignoranza fluida che accerchia il vino.
Presto sempre orecchio a ciò che dice la gente per strada sul vino; c’è tanta confusione e pochissima consapevolezza dell’eccellenza dei nostri prodotti, per cui tutto sembra dissolversi in pochi luoghi comuni, ancora più liquidi della consistenza del vino stesso.
Sul piano della comunicazione, oggi, grazie o per colpa dei social media, siamo tutti sulla scena del mondo. Abbiamo abbandonato il concetto di comunità reale per abbracciare quello di community virtuale, ma a me sembra che in fondo si resti ancorati all’individualismo culturale. Ci sono quelli che sanno di vino e che lo comunicano complicandolo, ed altri che lo fanno attraverso la sola arte della superficialità. Sarebbe meglio partire dal presupposto che il vino è di per sé condivisione, ed è così che dovrebbe essere la cultura del vino, ampiamente condivisa e rispettosa.
Ora ti auguro di fare il pieno di gioia e di stupendi brindisi per il 2024 che verrà, una cosa è certa, gode solo chi beve bene!
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