Photo by @andreamarcovaldi
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FILOSOFIA PRODUTTIVA:
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FORMATO BOTTIGLIA (L):
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Le lancette dell’orologio corrono spietatamente in avanti: sono alle Anteprime di Toscana, a Montepulciano, la bella serata di gala si è già felicemente consumata il giorno prima. Dove vado a cena? Tante le alternative, la più intrigante è quella di restare a fare due chiacchiere nella Fortezza Medicea con gli addetti ai lavori e mangiare un boccone. Accanto a me un signore distinto, di mezza età, con un portamento elegante che mi ricorda un uomo di altri tempi. Non so chi sia ma cominciamo a discorrere di vino, e lui mi illumina con le sue storie, che sono intrise di bello, di intimo e di grandioso: parla come un operaio del vino e manifesta idee pregevoli. Accanto a lui un bel ragazzo, dai modi distinti, che scopro essere suo figlio, un ex giocatore di calcio che ha lasciato il mondo di paillettes per dedicarsi alla terra di famiglia che fu ancor prima del padre di suo nonno. Ho conosciuto così Luca Tiberini, un valentuomo elegante e schietto, che in un paio d’ore mi ha trasmesso tanto sul vino e ricordato che la terra non finisce mai di raccontarsi. Oggi vi parlo di un suo vino che mi emoziona, come il mattino più bello e più limpido, pensando ai momenti in cui è stato concepito, e così mentre lo degusto muoio di malinconia per qualcosa che non ho avuto la fortuna di vivere.