Photo by @andreamarcovaldi
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FILOSOFIA PRODUTTIVA:
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DENOMINAZIONE:
FORMATO BOTTIGLIA (L):
GRADAZIONE (%):
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Sono agli Uffizi a Firenze, dietro di me la scultura di San Lorenzo sulla graticola del Bernini, in cui l’autore sedicenne anticipa elementi dell’arte barocca con la figura del Santo che appare ispirata al Michelangelo per quanto è rinascimentale. In mano ho un calice del Carmignano dei Contini Bonacossi, coloro che hanno regalato quest’opera e un’intera collezione d’arte allo Stato italiano: sarà tutto reale o l’immagine è parte del mio ultimo sogno? Certo quell’opera è tra quelle che più mi ha colpito nella mia vita, che più ha contribuito a farmi pensare che come si può anticipare nell’Arte, lo si può fare anche nel Vino.
E se degustare agli Uffizi fosse un sogno, lo vivo con amore interessato che annienta la distanza tra opera d’arte e vino, un idillio che risveglia in me il desiderio di qualcosa di impalpabile, che mi distacca dal concreto, che mi fa pensare a ciò che è di una dolcezza incantevole e nobile, alla mia musa ispiratrice.
Ho riassaggiato il Carmignano Villa di Capezzana del 2011 nella sua versione riproposta quest’anno, potendo così giudicare la verità su questo vino che appare tramutato ancor di più in meglio con il tempo, apparendo quasi immortale.