Photo by @andreamarcovaldi
ANNATA:
PRODUTTORE:
PUNTEGGIO:
NAZIONE:
REGIONE:
FILOSOFIA PRODUTTIVA:
COLORE:
TIPOLOGIA:
DENOMINAZIONE:
FORMATO BOTTIGLIA (L):
GRADAZIONE (%):
PREZZO:
UVE:
DEGUSTAZIONE:
ABBINAMENTO:
ANNATA:
PRODUTTORE:
PUNTEGGIO:
NAZIONE:
REGIONE:
FILOSOFIA PRODUTTIVA:
COLORE:
TIPOLOGIA:
DENOMINAZIONE:
FORMATO BOTTIGLIA (L):
GRADAZIONE (%):
PREZZO:
UVE:
DEGUSTAZIONE:
ABBINAMENTO:
Lo splendore accecante di queste strade, lo sfavillio coloratissimo delle tipiche vesti di chi le percorre nel chiarore cileno, mi piombano addosso come i profumi esclusivi di questo vino, quasi fossero qualcosa di atavico che questa terra vuole prepotentemente esprimere.
Nel calice il profumo insistente di erbe balsamiche, assieme a mille altre sensazioni coinvolgenti appaiono come la ricompensa che si può ottenere solo al prezzo di grandi fatiche per cui per il Conte Francesco Marone Cinzano è valsa la pena andare dall’altra parte del Mondo, far rinascere una antica proprietà, produrre uno dei migliori rossi del Cile.
A inizio anni Novanta il produttore italiano (Azienda Col d’Orcia Montalcino) visitando la Maule Valley si imbatte in questa bodega costruita a fine XIX secolo, una cantina che benché sia un simbolo del patrimonio rurale di zona, non è più in attività. Dopo attento lavoro di recupero della struttura si è puntato alla valorizzazione del terroir di Caliboro, che in questa versione del 2013 appare interpretato in maniera straordinaria grazie alla fermentazione effettuata per la prima volta per mezzo di lieviti indigeni, pratica oggi consolidata in azienda.