Photo by @andreamarcovaldi
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PUNTEGGIO:
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FILOSOFIA PRODUTTIVA:
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FORMATO BOTTIGLIA (L):
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Compito di un vignaiolo è quello di restituire attraverso il vino l’umore della terra. Ed è così che mi soffermo ad ascoltare come un suono lontano che giunge dal profondo, delicato e inesauribile come quello di una conchiglia, ciò che ha da dirmi questo Falerio.
Sento qualcosa di assai differente in questo vino che attraverso una coltura biologica e altamente rispettosa del suolo e della pianta, non si limita solo ad esprimere senza interferenze la propensione del terroir, ma senza limitarlo lo riproduce in maniera fedele, lo trasforma e lo ricrea seguendo il corso dell’annata. Ecco il miracolo e l’importanza di lavorare in maniera sostenibile come fanno i Vallorani nella valle del fiume Tronto, incastonati tra i monti Sibillini degli Appennini centrali e l’azzurro del Mar Adriatico.
Bisogna arrivare ai primi del Novecento per capire quanto amore questa famiglia nutra per la viticoltura, con Il bisnonno degli attuali proprietari che si trasferisce come mezzadro con l’anelito di far “suonare” per primo questa terra. Poi arriva il riscatto dal contratto di mezzadria e con la nuova generazione tutto al posto giusto per creare un’azienda di successo a colpi di tecniche in cantine poco invadenti.
Ora posso richiudere gli occhi e far riprendere a suonare, nel sommesso rumore frusciante del pomeriggio questo vino… e che Vino!