Photo by @andreamarcovaldi
ANNATA:
PRODUTTORE:
PUNTEGGIO:
NAZIONE:
REGIONE:
FILOSOFIA PRODUTTIVA:
COLORE:
TIPOLOGIA:
DENOMINAZIONE:
FORMATO BOTTIGLIA (L):
GRADAZIONE (%):
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UVE:
DEGUSTAZIONE:
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Talvolta la degustazione, la mia occupazione principale, esige una sacra solitudine. È vero il vino è prima di ogni altra cosa condivisione accompagnata ad allegria; ma la lettura profonda, il fantasticare e lo studio a cui porta un calice particolare abbisognano di tanto in tanto di piccole trasgressioni. E così mi ritrovo a degustare nel mio studio esattamente con lo stesso entusiasmo e dedizione del freddo autunno 1996, quando ho cominciato ad interessarmi di Vino. A fine degustazione i richiami di petali di rose ammucchiate, di frutta particolare e i profumi che mi ricordavano serate mondane li appuntavo su un quaderno, dove attaccavo l’etichetta degustata. Andavo così avanti per la mia strada di appassionato senza timore di essere smentito nell’assaggio, perché il vino, grazie a Dio, suscita emozioni personalissime che non temono sconfessioni.
Oggi come allora cerco nel vino anzitutto personalità, come l’artista dinnanzi al suo modello da ritrarre, ed un forte legame con la terra che lo ha forgiato e con l’uomo che lo ha prodotto. Per fortuna ora sono circondato da assaggiatori che si avvicinano al mio credo, consapevoli che le vecchie mode enologiche che hanno influenzato il gusto di un tempo sono sbiadite, e adesso è l’etica produttiva ad invitare al ragionamento.
Mi fa godere tanto questo Riesling da biodinamica che mi ha fatto assaggiare Michele di Aquila del Torre, un vino di carattere nella sua gradazione alcolica misurata (12,5%), e di magnifica interpretazione di terroir. Ah, che bel bere è questo!