Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Picus Viridis 2022 LA CANOSA

Photo by @andreamarcovaldi

i viene di far roteare e ancora roteare il calice riempito di questo squisito Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore, come fossi poggiato sull’unico altare del gusto che conosco. E comincio con la luce particolare del crepuscolo, che presto volgerà alla notte di un freddo pomeriggio di fine autunno, ed attraversa il bicchiere facendolo risplendere così tanto da farmi sgranare gli occhi di stupore.

È come se me lo avesse portato il Picchio Verde raffigurato sull’etichetta, pronto a farmi sognare di essere tra le vigne incontaminate de La Canosa, dove l’uccello che rappresenta forza, alberga indisturbato, fermo davanti ad uno spettacolo di natura. L’amatore del Verdicchio dei Castelli di Jesi non si confonderà assaggiando questo vino, in cui troverà tra gli ornamenti della sua bellezza, i profumi tipici del vitigno e la connotazione forte del territorio, da cogliere in un assaggio socievole e non frettoloso.

M’incuriosisce provarlo con tanti piatti diversi, sebbene la mia profonda malizia di degustatore mi porterebbe nei dettagli più minuti delle ricette della grande cucina marchigiana, che ha non solo il profumo del mare. Sarebbe bello assaggiarlo sulle singole materie prime e poi nell’armonia del piatto intero, colmando così lo stupendo desiderio di essere goloso. Sono convinto, anche tu assaporandolo, non saresti meno goloso di me.

Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Picus Viridis 2022 LA CANOSA

Paglierino pieno con flash verde-oro, ammalia prontamente per lucentezza e giusto peso glicerico. Facoltoso il bouquet che ricorda l’acacia e il biancospino, pesca matura, tracce di ananas, agrumi, erbe officinali e frutta secca, disseminato poi di più cupi toni di stampo minerale. Carico, sapido e gustoso, è spalleggiato da straordinaria freschezza, che lo rende energico oggi, con la promessa di grande charme e radioso futuro in invecchiamento.

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