Bolgheri Sassicaia 2020 TENUTA SAN GUIDO

Photo by @andreamarcovaldi

L’eleganza del Sassicaia 2020.

Se c’è un vino capace di accontentare i gusti d’arte più raffinata questo è il Sassicaia. Quest’opera bolgherese, che ha contribuito a far penetrare l’immagine del vino di classe in tutto il mondo, è imbevuta di nobiltà e a ragione adorata come un capolavoro da museo. Ritorno a parlare del Sassicaia 2020 dopo un anno dalla prima volta che l’ho assaggiato, perché mi sembra giusto dedicare note fresche ad un capolavoro enologico dalla materia sensuale, sebbene particolarmente gustosa. Il Sassicaia 2020 oggi è già diventato un rosso raro, a cui ci si avvicina con la spiritualità del degustatore più attento e l’attenzione e l’orgoglio del collezionista ostinato. Sul mio tavolo una bottiglia di cui ammiro l’etichetta, il suo colore delicato, con la stella a otto punte, quasi fosse un’effige medievale con il numero otto, in antichità segno di pace ed anche di resurrezione.

Degustazione Bolgheri Sassicaia 2020 Tenuta San Guido

L’aspetto cromatico del Sassicaia 2020 è di un rubino meraviglioso a riempiere un calice dagli aromi elegantissimi, che si adattano all’idea di un vino vivo, che possiede un tannino tanto serico che mi spinge a parlare di capolavoro mentre lo degusto. Senza dubbio i profumi che si colgono di frutti selvatici e a bacca rossa, macchia mediterranea, iodio e ancora resina e polvere di liquirizia, secondo la loro caratura ed intensità, tendono a disegnare davanti a me sensazioni di raffinatezza, di vastità, di completezza. Ma i toni non svaniscono prima che altri ricordi di agrumi mi sommergano e accendano note successive di spezie, come in una danza consonante dove tutto è perfettamente armonizzato. Impossibile poi descrivere l’apporto di una sapidità didascalica e di quei soffici tannini già citati, prodomo inequivocabile di una lunghezza fuori dal comune.

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