Photo by @andreamarcovaldi
ANNATA:
PRODUTTORE:
PUNTEGGIO:
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REGIONE:
FILOSOFIA PRODUTTIVA:
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TIPOLOGIA:
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FORMATO BOTTIGLIA (L):
GRADAZIONE (%):
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Ecco un altro grande vino irresistibile! L’Amarone è uno di quei vini che dopo l’assaggio non si scorda più, se non altro perché metterà in dubbio ciò che si è già degustato. È come se fosse un passepartout per il cuore di ogni appassionato: ci riscalda con il suo calore, ci conforta, ci rapisce. I Romani piantarono vigne sulle colline intorno Verona e si narra furono loro a sviluppare un metodo di semi appassimento delle uve che oggi è alla base dell’Amarone. Parente stretto del dolce Recioto, addirittura fino al ’90 veniva denominato in etichetta come Recioto Amarone, questo è rosso da grandi piatti della cucina, anche se io lo amo accostato alla Soprèssa veneta, il salume della festa.
Ho assaggiato questa bottiglia perché è il vino preferito di uno dei miei più grandi amici, lui è un cultore della tavola e del buon bere, un oino pòtes, parole greche con cui il poeta Anacreonte indicava il giudizioso conoscitore del vino. Quello dei Quintarelli è l’emblema dell’Amarone, un vino mitico e ricercatissimo dai collezionisti di tutto il mondo, figlio di un’azienda con una comunicazione alle spalle poco strutturata, d’altronde quando uno è una leggenda a livello internazionale a cosa gli servono i riflettori?