Photo by @andreamarcovaldi
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FILOSOFIA PRODUTTIVA:
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Impossibile farsi in poco tempo un’idea generale della viticoltura attorno alla Capitale. Ho visitato ville e fattorie, girando continuamente, ma questa volta mi sono spinto ancor più in là e con un folto numero di amici del vino ci siamo soffermati a contemplare con gli occhi sbarrati le vigne dell’azienda Terre del Veio, che si nutrono dei suoli dell’omonimo Parco Naturale.
Qui sorgeva l’antica Veio, la più potente città etrusca che diede a lungo filo da torcere a Roma cadendo nelle grinfie dell’Urbe solo nel IV secolo a. C.; una campagna che ospita tracce preziose di questa fiorente civiltà come la confinante tomba dei Leoni Ruggenti scoperta nel 2006.
Mentre visitiamo in lungo e in largo le vigne che abitano colline vulcaniche, finisco col sentirmi travolto dalla bellezza delle tracce di tanta antichità, immaginandomi parte di queste epoche, per poi appartarmi nella grotta di tufo scavata sotto la proprietà dove dimorano le botti di rovere.
Nel calice il Bombino Bianco Horta, figlio di un vitigno presente nella campagna romana da sempre, con la sua forma particolare che ricorda un bimbo in fasce da cui deriva il suo nome.