Photo by @andreamarcovaldi
ANNATA:
PRODUTTORE:
PUNTEGGIO:
NAZIONE:
REGIONE:
FILOSOFIA PRODUTTIVA:
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TIPOLOGIA:
DENOMINAZIONE:
FORMATO BOTTIGLIA (L):
GRADAZIONE (%):
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Sono commosso, perché in questo calice c’è tutta la maestria di Biondi Santi, tutto un gigantesco poema che è in sé la storia del Brunello di Montalcino. Questa Riserva, figlia di un’annata piuttosto graduale dal punto di vista della maturazione è pazzesca, è divina e mi fa immaginare che non ci siano mai annate minori rispetto ad altre a Montalcino, ovviamente se si ha storia, suoli e know-how della Tenuta Il Greppo.
La 2013 è l’annata in cui è venuto a mancare il geniale Dott. Franco, colui che negli anni Settanta selezionò 44 piante dalla selezione massale fatta dal nonno Ferruccio e individuò nella numero 11 quella che meglio si adattava al terreno, il mitico clone BBS11, le cui iniziali stanno per Brunello Biondi Santi. Il clone di Sangiovese Grosso fu dunque registrato e messo a disposizione di tutti, come fosse una grande opera letteraria.
In questo rosso è immortalata tutta l’austerità e l’eleganza dei Brunello degli anni Ottanta, e ciò mi fa invidiare bonariamente i fortunati che sono riusciti ad accaparrarsi i grandi formati (Magnum, Jéroboam e Mathusalem) prodotti per la prima volta nella storia aziendale.