
Photo by @andreamarcovaldi
ANNATA:
PRODUTTORE:
PUNTEGGIO:
NAZIONE:
REGIONE:
FILOSOFIA PRODUTTIVA:
COLORE:
TIPOLOGIA:
DENOMINAZIONE:
FORMATO BOTTIGLIA (L):
GRADAZIONE (%):
PREZZO:
UVE:

DEGUSTAZIONE:
ABBINAMENTO:
ANNATA:
PRODUTTORE:
PUNTEGGIO:
NAZIONE:
REGIONE:
FILOSOFIA PRODUTTIVA:
COLORE:
TIPOLOGIA:
DENOMINAZIONE:
FORMATO BOTTIGLIA (L):
GRADAZIONE (%):
PREZZO:
UVE:

DEGUSTAZIONE:
ABBINAMENTO:
Da sempre penso che il Cesanese del Piglio sia un vino che non dovrebbe mancare in una cantina che si rispetti. E quello di Marcella Giuliani ancor di più, rosso che è la somma di tanti fattori: territorio, microclima, produttore e soprattutto un vitigno, il Cesanese di Affile, così generoso, unico e antico nella sua progenie. Si hanno notizie enologiche della varietà da citazioni dotte dell’Ottocento, poi aimè l’oblio del secolo successivo dovuto all’abbandono delle campagne, l’industrializzazione vitivinicola e la conseguente omologazione dei vini prodotti soprattutto alle porte di Roma; inoltre, troppo poca attenzione nello sviluppo di politiche agricole adeguate e l’inspiegabile pigrizia del ristoratore laziale nel promuovere le etichette del territorio.
Oggi la situazione del vino del Lazio appare più rosea, la regione cresce a vista d’occhio grazie a vignaioli attenti e a validi addetti commerciali come Monica Marcucci, fulcro del progetto di questa bella cantina di Anagni, nel Frusinate, una delle donne del vino più attive che conosca, con un sorriso immenso che accompagna la sua grande capacità di raccontare questo lembo di Lazio.