Photo by @andreamarcovaldi
l Chianti Classico può essere un buon antidoto alla stupidaggine! Bisognerebbe impedire di giudicare negativamente qualcosa che ha storia millenaria e racchiude in sé enorme cultura. Nel mondo vino ci siamo tutti infastiditi venendo a sapere che l’Unione Europea abbia dato il lascia passare in Irlanda ad etichette che mettono in guardia rispetto al consumo degli alcolici, e dunque del vino. Questi signori burocrati e qualche sciocco immunologo manifestano così la propria interpretazione che appare miope per i primi e personalistica per gli altri. Il vino, materia estesissima, è diffuso e consumato dalla notte dei tempi, ed oggi è certificato che lo si gusti in maniera molto più moderata rispetto al passato: negli anni il consumo pro-capite è crollato.
Non mi sembra comunque che dall’epoca dall’età del bronzo fino ai giorni nostri il nettare di Bacco abbia sterminato popolazioni. Sarebbe utile prima di sentenziare fare uno studio approfondito sulla cultura del vino, non paragonabile ad altre bevande.
Apporre tali avvertimenti in etichetta sarebbe come dire al gourmand di stare attento ai troppi grassi a tavola o all’entusiasta di musica di ascoltarla a basso volume per non perdere l’udito. Tutto ciò mi sembra scontato e lontano da un concetto di cultura.
Il Chianti Classico che vi invito a degustare oggi, per esempio, è prodotto da azienda che ha fatto storia e contribuito a far sì che si espandessero i vini imbottigliati nei mercati internazionali. Era il 1860 quando Adolfo Laborel Melini utilizzò il rivoluzionario “fiasco strapeso” che resisteva alla pressione del tappo di sughero.
Sono convinto che ancora una volta il vino ce la farà, perché il vino consumato con misura è salute, e non è un caso che quando si brinda in Italia si auguri “salute”.
Degustazione Chianti Classico La Selvanella Riserva 2018 Melini
È il primo Grand Cru del Chianti Classico (anni Sessanta). Bellissimo rubino e intenso profumo di frutti selvatici e ciliegia, con sgargianti ricordi floreali e di spezie orientali, accenni a toni di grafite e origano. In bocca è ben “tirato”, vibrante, gustosamente tannico e dall’allungo clamoroso.
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COLORE:
TIPOLOGIA:
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FORMATO BOTTIGLIA (L):
GRADAZIONE (%):
PREZZO:
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DEGUSTAZIONE:
ABBINAMENTO:
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