Collio Ribolla Gialla Riserva 2018 PRIMOSIC

Photo by @andreamarcovaldi

Collio Ribolla Gialla: che  classe!

La vite è legata al suolo da mille radici, come l’uomo è legato alla propria storia per mezzo di radici e innumerevoli ricordi. “Radici, La Ribolla di Oslavia, una tradizione di famiglia”, è il titolo della bella monografia che Alessio Turazza, esperto giornalista del vino di lungo corso, ha scritto per l’azienda friulana Primosic. Per fortuna esistono le accanite letture estive come questa, che ci rendono assorti e risultano ancor più coinvolgenti se accompagnate da un bicchiere di vino. Qui il connubio lettura-vino è perfetto: si narra di un luogo magico del Friuli Venezia Giulia come Oslavia, con le sue colline assolate fatte di mitica “ponca”, che hanno vissuto il passaggio storico da zona a sud del Regno Asburgico a nord di quello d’Italia.

Una storia di viticoltori da cinque generazioni con Silvan in epoca moderna tra i primi imbottigliatori di una Ribolla fresca e beverina, ai figli Marko e Boris che da fine anni ’90 hanno sperimentato per rivisitare il Collio Ribolla Gialla macerata dei nonni. In questo assolato pomeriggio estivo non posso che godere di tale scelta enologica che rivede la tradizione cercando un altro se stesso, con davanti un calice di Ribolla spettacolare: minerale, fenolica, aromatica, decisamente longeva. Evviva!

Degustazione Collio Ribolla Gialla Riserva 2018 PRIMOSIC

Ammalia la brillantezza da gioiello prezioso che annuncia un profondo profilo minerale. Lo start olfattivo rilancia toni di albicocca disidratata e ginestra, poi miele millefiori e zafferano, caramella d’orzo e ancora selce, terra secca, pietra focaia. La bocca è anch’essa accesa di complessità: sapida, corposa, rinfrescata dall’acidità, si fa rigorosa nell’apporto tannico e rimpinguata da tenace tono minerale. La lunga chiusura elargisce toni di mandorla dolce e di biscotto.

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