Photo by @andreamarcovaldi
ANNATA:
PRODUTTORE:
PUNTEGGIO:
NAZIONE:
REGIONE:
FILOSOFIA PRODUTTIVA:
COLORE:
TIPOLOGIA:
DENOMINAZIONE:
FORMATO BOTTIGLIA (L):
GRADAZIONE (%):
PREZZO:
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DEGUSTAZIONE:
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Ecco nel calice nuovamente esprimersi la magia di un vino dell’Etna, che mi offre retrospettivamente la possibilità di fare un’osservazione su questo bel lembo di Sicilia. A memoria fatico a ricordare una crescita più rapida e costante registrata negli ultimi decenni da altri areali italiani come quella di questa zona produttiva.
Sfido chiunque a trovare un vino non degno di merito nato tra queste preziose contrade, un’impresa impossibile (!), e mi rallegro che quel qualcosa che in passato era inaccessibile per via di numeri di produzione esigui, oggi lo sia sempre di più. I puristi leggendomi storceranno il naso, perché capisco che si ami fortemente solo ciò che si fa fatica a possedere, ma perché rinunciare alla gioia del bagliore di questi vini? Vorrei tranquillizzarli dicendo che il terroir unico al mondo dell’Etna non lo si cancella facendo nascere nuove realtà, anzi a mio avviso lo si valorizza.
Ne è esempio ciò che è avvenuto tra la piemontese Borgogno e l’autoctona Tornatore, che unendo forze e know how hanno messo su un progetto che si annuncia di grande successo. Sebbene bisognerà attendere qualche mese per assaggiare i vini prodotti da singole contrade, ora è bene deliziarsi con questo rosso da Nerello Mascalese di vigne vecchie 50 anni.