Photo by @andreamarcovaldi
ANNATA:
PRODUTTORE:
PUNTEGGIO:
NAZIONE:
REGIONE:
FILOSOFIA PRODUTTIVA:
COLORE:
TIPOLOGIA:
DENOMINAZIONE:
FORMATO BOTTIGLIA (L):
GRADAZIONE (%):
PREZZO:
UVE:
DEGUSTAZIONE:
ABBINAMENTO:
ANNATA:
PRODUTTORE:
PUNTEGGIO:
NAZIONE:
REGIONE:
FILOSOFIA PRODUTTIVA:
COLORE:
TIPOLOGIA:
DENOMINAZIONE:
FORMATO BOTTIGLIA (L):
GRADAZIONE (%):
PREZZO:
UVE:
DEGUSTAZIONE:
ABBINAMENTO:
Carlo e Roberto Paladin hanno dalla loro parte una tradizione vitivinicola di famiglia al tempo stesso antica e diretta, che si è alimentata ininterrottamente vendemmia dopo vendemmia senza mai deformarsi, restando viva e accompagnandosi alla modernità enologica, evitando che questa prevaricasse sull’anima dei loro vini.
Nella bella etichetta del Vineargenti Riserva, firmata dall’artista di fama internazionale Fabrizio Plessi, quest’idea di coesistenza tra sentimento di profondo rispetto per la terra e modernismo produttivo è perfettamente raffigurata da una vite che, come in un incanto tecnologico, nasce da un televisore inondato di vino. Del resto come non ammettere che oggi uno schermo di qualsiasi dimensione esso sia sembri il solo “luogo” che tenta l’uomo?
Le vigne da cui prende luce il rosso insistono al confine tra Veneto e Friuli, nella zona del Lison Pramaggiore, dove l’influenza delle Prealpi Carniche e i venti marini permettono escursioni termiche eccezionali per l’uva, che dal suo canto può nutrirsi da terreni di caranto particolarmente stratificati.