Photo by @andreamarcovaldi
ANNATA:
PRODUTTORE:
PUNTEGGIO:
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REGIONE:
FILOSOFIA PRODUTTIVA:
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FORMATO BOTTIGLIA (L):
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Luca Palmieri è un tipo da sneakers e azione. Lui per me rappresenta la mia Trani del cuore, come non è mai stato in grado di rappresentarla nessun altro produttore di vino. Il racconto della sua vita sembra una tela dal fitto ordito: nasce pubblicitario, diviene esperto fotografo e di digitale, poi di enogastronomia e crea cultura su questi temi con sostanziosi percorsi didattici. Dall’incontro con l’enologo Francesco Mazzone, che opera con gran rigore nell’agro di Ruvo di Puglia, nasce l’idea del suo primo vino, un esercizio di stile prodotto in poche unità che è subito successo.
In questa Malvasia di Candia c’è tanta arte da apprendere, perché qui è evidente un assiomatico rapporto sacro tra uomo-vigna-territorio, che appare ancor più forte se si considera che le uve vengono allevate con la tradizionale pergola pugliese in ferreo regime biologico, ed in cantina la fermentazione avviene spontaneamente per mezzo di lieviti indigeni cui segue un mese di macerazione sulle bucce; non si fa filtrazione e si aggiunge solo un pizzico di solforosa. L’improntitudine del progetto consiste nell’aver seguito alla lettera i canoni dei così detti vini “naturali”, imbottigliando un nettare che ha stile e non volatile, urtando non poco i più ortodossi fan delle fermentazioni “naturali” che reputano il difetto come sinonimo di genuino.