Cirò Rosso Classico Superiore Duca Sanfelice Riserva 2020 LIBRANDI

Photo by @andreamarcovaldi

Cirò Rosso Classico Superiore Duca Sanfelice, un vino patinato.

Pur nel pieno del dolore sorrido di riconoscenza. Mi ha sconvolto la notizia che da poco è venuto a mancare Nicodemo Librandi, il Professore che ha lasciato insieme al fratello Antonio un ricco regalo all’Italia, la riscoperta del vino calabrese. L’ho incontrato in compagnia dei suoi figli Raffaele e Paolo la scorsa estate, quando il Consorzio del Vino Cirò mi ha onorato di essere ambasciatore del territorio.

In un bagno di sole, nella tenuta di famiglia che ospita i giardini varietali sperimentali dove vengono preservate centinaia di varietà autoctone regionali, mi hanno colpito le parole con cui Nicodemo non si è risparmiato di incitare l’enologia calabrese a fare sempre meglio. Lì il ricordo mi ha portato ad andare altrove, quando poco più di 25 anni fa facevo a gara in una famosa enoteca romana per accaparrarmi l’ultima bottiglia del Duca Sanfelice, l’immensa Riserva di Cirò Rosso Classico Superiore che i fratelli Librandi avevano creato con l’aiuto del grande enologo Severino Garofano.

Un’etichetta prestigiosa, dal fascino incredibile, degustata oggi pensando che le persone importanti del vino non scompaiono mai ritornando a vivere con noi ogni volta che brindiamo con un loro vino.

Alla tua salute Professore!

Degustazione Cirò Rosso Classico Superiore Duca Sanfelice Riserva 2020 Librandi

E Cirò Rosso sia, scintillante e dall’unghia soffusa. È fitta come un tessuto pregiato la trama olfattiva inebriante di questo rosso calabrese, quasi sensuale per ricchezza di profumi di piccoli frutti rossi e neri, un gran “cassetto” ricolmo di spezie, scatola di sigari, pastiglie alla violetta e un pot-pourri floreale pressoché polverizzato per il complesso mélange di sensazioni che esprime.

Bocca delicata ed equilibratissima, ben bilanciata da freschezza soave e puntinata di tannini docili ed eleganti. Da puro godimento la persistenza, senza sosta.

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