Photo by @andreamarcovaldi
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FILOSOFIA PRODUTTIVA:
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Adoro la Santa dolcezza del Vin Santo. Ebbene sì è un vino dalle “gote piene” ma nelle versioni migliori non è mai sopra le righe in termini di soavità.
Sono innamorato del Vin Santo che produce Benedetta Contini Bonacossi in quel di Carmignano, una campagna stupenda a pochi chilometri da Firenze. Questa è denominazione antichissima, tra le prime al mondo ad essere riconosciuta, ed in questo caso con bando ufficiale del Granduca di Toscana ai primi del Settecento, e finalmente dopo infame periodo di annebbiamento, oggi in notevole risalto.
In questo vino il calore è già nel suo ventaglio olfattivo che ci aiuta a comprendere la complessità del terroir, che appare crescente ogni volta che degusto vecchie bottiglie di Capezzana, dei capolavori che sembrano decorati col cesello.
Ma quando passo all’assaggio il richiamo alla maestà del cioccolato è fortissimo, mentre l’ordito dei miei pensieri si acquieta: un sorso, un piccolo morso, un altro sorso e la finale considerazione di quanto sia eccezionale curarsi l’anima con il vino.